"La decisione di partire per un viaggio, non può prescindere dall’avere una meta da raggiungere, le caratteristiche ambientali che ci dividono dal punto di arrivo e i mezzi di cui pensiamo di servirci, definiscono regole organizzative e spirito dell’itinerario. L’atto di raggiungere la meta a piedi presuppone la presa di coscienza, la volontà di confrontarsi con se stessi, di dedicare al “cammino” una parte del nostro tempo, durante il quale cambia la nostra esistenza. Cosa indispensabile per farlo è muovere le gambe per giungere alla meta, consci, come dice un antico proverbio arabo, che anche un viaggio di mille chilometri inizia con un passo.
Il progetto “Francigena nel sud” è nato per rimediare alla dimenticanza da parte del Consiglio d’Europa della via cristiana di pellegrinaggio più importante e antica, quella da Roma a Gerusalemme e viceversa. Non avendo inserito da principio questo tratto antichissimo e fondamentale per la storia dell’Europa e non solo, le regioni del sud Italia sono state escluse da ogni possibilità di finanziamento e ora pagano un pesante ritardo.
La parte sud del Lazio e le regioni Molise, Campania, Basilicata e Puglia devono perciò definire un percorso unitario, che sarà in seguito arricchito dalle molteplici varianti, come è già successo per quello a nord, e presentarlo, tramite l’Associazione Europea delle Vie Francigene, (AEVF) al Consiglio d’Europa perché implementi il tracciato attraversando l’Adriatico seguendo l’Egnazia per giungere in Terra Santa"

Arch. Paolo Walter Di Paola